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Casina Pompeiana in Villa Comunale Riviera di Chiaia Napoli Continuano da venerdì 4 maggio alle ore 19.30 alla Casina Pompeiana in Villa Comunale gli spettacoli con Anna Merolla e Ciro Giorgio dedicati alla canzone napoletana. Organizzati dall'Associazione Culturale "Centro Teatro Studi" di Napoli con il Patrocinio del Comune di Napoli, Assessorato alla Cultura e Spettacolo, gli incontri musicali proseguono con il nuovo concerto di venerdì 4 maggio alle ore 19.30. Presenta la coinvolgente kermesse riserva al pubblico e ai turisti le inimitabili emozioni del grande repertorio partenopeo, unitamente alle interpretazioni di due artisti veraci come Merolla e Giorgio. Riservato ai napoletani amanti della loro grande canzone e a tutti i turisti in vista a Napoli, i concerti-spettacolo che beneficeranno oltre che delle canzoni, della verve interpretativa di un ambasciatore della cultura napoletana nel mondo come Ciro Giorgio e della classe di una cantante di razza come Anna Merolla, si annunciano davvero interessanti. Tra i grandi classici dell'800 fino ad arrivare passando per il 900, alla macchietta, alla canzone di giacca e agli indimenticabili Festival di Napoli, l'appuntamento avrà il sapore di una tradizione unica al mondo. Da non perdere, quindi, questi spettacoli organizzati nella storicizzata Casina Pompeiana alla Villa Comunale "che – come affermato dagli artisti Giorgio e Merolla – tra sentimenti, note e passioni porteranno nuovamente in alto la grandezza del patrimonio musicale di una città senza eguali".
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Cafè Chantant Termine di uso internazionale detto anche Caffè Concerto.
Famosi in Francia Mistinguette e La Bella Otero...in Italia il Salone Margherita, la Sala Umberto di Napoli dove furoreggiavano macchiettisti come Petrolini, Viviani, Maldacea, Anna Forgez e Lina Cavalieri e poi
Totò e Nino Taranto tra la fine dell' '800 e l'inizio del '900. Il CTS fa rivivere questa antica forma di spettacolo avvalendosi di macchiettisti, cantanti, sciantose e fini dicitori. Un viaggio accattivante, una
parodia dei tempi che furono in uno spettacolo che riesce a coinvolgere tutti ed a rapire il pubblico con canzoni come " Ninì Tirabusciò ", " La Spagnola ", " Lily Kangy ". |

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La Commedia Dell'Arte
Gli Incanti delle maghe per la nascita di Pulcinella
falle viscere del monte Vesuvio.
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Fantasie d'Operette
Come sottolinea
lo stesso titolo si tratta di una fantasia di operette, una sorta di antologia dei brani più famosi della canzone melodica italiana tratti dalla Vedova allegra, Il Paese dei Campanelli, Cin Ci lla, e poi le arie più
note come " Tu che m'hai preso il cuor.." " Luna tu ". La costruzione scenica però è più complessa di un semplice recital. Infatti dopo la premessa cantata ha inizio "Scugnizza", un tuffo nel Golfo di Napoli. Si
assiste anche ad un omaggio delle danze più in voga dalla tarantella allo schimmy..Così tra una nota e l'altra con evidenti accenni di varietà e di brillanti scene comiche, si snoda l'asse portante il filo
conduttore della famosa scugnizza napoletana che va in isposa ad un ricco comandante americano.
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La
Cantata dei Pastori
Favola
Sacro-Pastorale che per due secoli circa è stata
rappresentata nella notte di Natale in alcuni teatri
napoletani. La vicenda legata alla Natività è
stata scritta nel 1698 dal commediografo Andrea
Perrucci. Nella traduzione teatrale di Ciro Giorgio
si cerca di far rivivere la stessa atmosfera
popolare di come era rappresentata. La storia
presenta un susseguirsi di congiure atte ad impedire
la nascita di Gesù bambino...ma niente paura, a
tutto pensa l'Arcangelo Gabriele che sventa le
malefatte del " povero diavolo ", con
l'aiuto di tutti gli altri personaggi: pastori,
pescatori, cacciatori e soprattutto
dell'accattivante Rezzullo, maschera napoletana
emigrata in Palestina, eternamente affammata,
perseguitata dalla cattiva sorte e che alla fine
risulta essere il personaggio più simpatico e
divertente della commedia. La Commedia è conosciuta
anche come " Il Verbo Lume tra le Ombre ",
" La Spelonca Arricchita ", " Per la
Nascita del Verbo Umano ".
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Scugnizza
La napoletanissima " Scugnizza "
debuttò a Torino al Teatro Alfieri il 16 Dicembre 1922. Nella rilettura di Ciro Giorgio la trama racconta di una Napoli in rovina durante il secondo dopoguerra. Si alternano scugnizzi e ricchi americani, con
personaggi che parlano la lingua napoletana dell'indulgenza e la lingua americana del potere. La storia si snoda tra l'Opera Buffa e il Musical in un gioco di amori, gelosie e sopravvivenza dove il lieto fine mette
d'accordo tutti in una festa finale dove dove trionferanno le più belle canzoni napoletane e le più note arie di operette dalla
" Vedova allegra " al " Paese dei campanelli " a " Cin Cin llà ".
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Omaggio a Totò
E' un affascinante viaggio nel
mondo del Varietà..un omaggio al grande Totò che
nerll'ambito del teatro comico leggero ha mosso i primi passi. Totò che iniziò la sua carriera a Roma come macchiettista e mimo fino a presentare il famoso numero
della " marionetta disarticolata " è l'assoluto oggetto dello
spettacolo..di lui vedremo una sequenza di famose scenette, poesie e canzoni con divertimento assicurato per il pubblico dato anche lo spessore artistico
degli attori.
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Eros Side Story
Ovvero " Inferissimo, versi
proibiti, ma tanto graditi ", " L'Inferno della poesia napoletana ". E' la storia dell'erotismo attraverso i secoli nella poesia, nei canti e nel teatro. Uno spettacolo divertentissimo che ironizza sull'Eros fino al
fine di farne uno show per un pubblico adulto. In Eros side story si mette in evidenza l'Eros visto dai grandi poeti del passato come D'Annunzio, Ferdinando Russo, il Marchese di
Caccavone, Salvatore di Giacomo fino
ai nostri giorni con una parodia dei Dream Man.
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Napule d'o 700 a mmo' Il mare si infrange sugli scogli, laggiù in fondo, il
Vesuvio sputa fiamme e lava, qualche casa, qualche vicolo,qualche bottega: siamo a Napoli: la storia può
iniziare!..Quale storia ?..la storia di Napule d'o '700 a
mmò, naturalmente...una raccolta di canzoni,
ballate, tarantelle, scketch napoletani più o meno noti, alternati a scenette della commedia dell'arte, di invenzione della compagnia o rielaborate. Un Pulcinella pungente e frizzante, pregno di antiche tradizioni
popolari nei movimenti e nelle espressioni. A collegare i vari momenti di vita napoletana e contraddistinti dall' alternarsi di rivoluzioni ed invasioni straniere è proprio lui, Pulcinella, che stuzzicato dal
cicaleccio delle donne o dalle domande degli uomini che vivono per le strade di Napoli, esprime il suo giudizio ironico e mordente sulla situazione politica che di volta in volta condiziona la città campana ed i
suoi abitanti. Alle allegre tarantelle si succedono le sceneggiate e ancora le canzoni melodrammatiche, ai frammenti di vita popolana si contrappongono i fuggenti incontri con i nobili, con il potere militare e
politico ed infine con la totale anarchia. Napoli dal 1700 non è cambiata poi
molto..cambia chi governa, ma la saggezza popolare non muta la fame, che aguzza l'ingegno e la
furbizia..e la voglia di vivere non potrà
mai scomparire....
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